Rendere il servizio sanitario aperto a tutti è una prerogativa cui il recente reparto di maternità CUAMM di Tosamaganga, in Tanzania, risponde con successo. Un progetto realizzato grazie al contributo di Midac. Perchè la nostra energia viene dal cuore.
Dal 2012, a beneficiare direttamente di questo progetto sono le madri afferenti ai servizi di tutela della salute materna dell'ospedale di Tosamaganga e delle 9.500 unità sanitarie periferiche dei Distretti di Iringa Rural. Indirettamente verrà beneficiata anche la comunità dell'area di competenza dell'ospedale, in particolare per le attività di tutela della salute materna e infantile: circa 52.730 madri e 10.474 bambini di età inferiore ad un anno.
La nuova maternità:
40 posti letto
2 sale post parto (una apposita per i parti cesarei)
1 sala parto con 3 letti da parto
1 area per la rianimazione del neonato
1 sala operatoria per i cesarei
1 sala travaglio da 12 letti
1 ambulatorio
L'ospedale di Tosamaganga:
158 letti
170 membri dello staff, con 5 medici e 106 figure sanitarie qualificate
Nel 2011 l'ospedale ha effettuato:
1882 parti totali (1.731 nel 2010)
529 cesarei (609 nel 2010)
1.379 visite pre e post natali
15.736 visite ambulatoriali totali
2.571 visite pediatriche
6.491 ricoveri totali
1.141 ricoveri pediatrici
I prossimi interventi: un impianto fotovoltaico per garantire assistenza 24h/24.
Il progetto prevede lo sviluppo di nuove tecnologie per migliorare l'efficienza energetica dell'ospedale, e in particolare dell'installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica che permetta l'auto sostenibilità, soprattutto nelle situazioni di emergenza. Secondo il progetto Sistema fotovoltaico per l'ospedale St Kizito di Mikumi in Tanzania presentato da Medici con L'Africa-Cuamm, il contesto sanitario specifico attualmente presenta numerose problematiche, poichè i servizi sanitari che garantiscono le cure primarie sono alquanto carenti nel bacino di utenza dell'ospedale di Mikumi. Le cause principali comprendono le insufficienti risorse finanziarie, materiali e infrastrutturali a disposizione (rete idrica ed elettrica in primis), l'assenza di meccanismi per riferire i malati a strutture sanitarie qualificate, la poca motivazione e l'insufficiente competenza degli operatori sanitari, la scarsezza del personale sanitario qualificato. I più colpiti sono le donne gravide ed i bambini, da sempre le categorie più vulnerabili in caso di servizi sanitari inadeguati. Midac sarà ancora al fianco dell'operazione per garantirne la completa realizzazione